SOVRASTERZO XJ6

Promemoria primo messaggio :

Prendo spunto dai tanti commenti tecnici sull'argomento e per ultimo dall'ottima recensione di Rob Hope, in particolare nel capitolo assetto, per focalizzare l'attenzione su questo aspetto della nostra moto per me non di secondaria importanza. Ho notato anche io, per fortuna senza alcuna conseguenza, la tendenza ad allargare la traettoria in curva e/o la lentezza a rientrare dopo averla effettuata. Tutto ciò, anche se ovviamente si accentua con la velocità si manifesta a velocità anche moderata e non sembra producente accellerare per chiudere prima la curva perchè aumentando la velocità invece si accentua il sovrasterzo. Percorrendo tratti autostrali con curve vedendomi proiettato verso il guard rail ( sensazione poco piacevole) ho dovuto rimediare allargando la gamba interna per spostare verso l'interno il baricentro e in qualche caso anche decelerando. Ho sempre attribuito tale caratteristica negativa della nostra moto a un mio difetto di postura o anche alla mia scarsa propensione alla piega (provengo da decenni di scooters) oppure infine alla scarsa adattabilità delle coperture di serie (Dunlop). Ora però mi accorgo che questo problema è molto diffuso tra noi. Vorrei conoscere il vostro pensiero in merito e come rimediate.

ciao
vorrei mandare un saluto all’XJ6 Forum, e gli auguri per un Buon Natale e per un 2011 ricco di curve e di emozioni;
lo faccio da questo topic, perché il titolo era troppo intrigante, in bella vista tra “impressioni e consigli”, e se mi riesce cerco di dare un contributo, per quanto posso, per la domanda di Salvatore.

Per le sensazioni che esprimi, forse c’è qualcosa da fare sulla guida (sempre prima l’uomo, poi la moto);
nel post accenni infatti sia a “tendenza ad allargare” sia a “lentezza a rientrare”, e la questione in gioco mi sembra essere la maneggevolezza, piuttosto che la tendenza al sotto o al sovra sterzo dell’XJ6;
può darsi che i decenni di scooter cui accenni siano in effetti alla base del problema, perché si tratta di due mezzi profondamente diversi.
La cosa che consiglio di mettere bene a fuoco, è che un mezzo a 2 ruote curva in conseguenza al fatto che viene inclinato, non quindi per l’effetto sterzante della ruota anteriore (tranne che a bassissima velocità); inclinando la moto infatti le impronte a terra dei pneumatici assumono una forma conica, e di conseguenza la moto non può che descrivere una traiettoria curva anziché rettilinea (come avviene facendo rotolare a terra un bicchiere di plastica); il vero problema della maneggevolezza quindi è: come chiedere alla nostra moto di inclinarsi, piuttosto che come chiederle di fare le curve.
Con lo scooter probabilmente eri abituato a inclinare il mezzo semplicemente “prendendolo per le corna”, cioè tirandolo giù attraverso le manopole, ed eventualmente spingendo sul piede interno (ovviamente Salvatore potrai valutare tu e se ti riconosci in questa descrizione); in effetti, se osserviamo gli scooteristi, di solito questi restano dritti o quasi con la schiena rispetto al piano stradale, e curvano inclinando e raddrizzando agevolmente il proprio mezzo, usando il manubrio come una leva (ruotandolo sull’asse longitudinale del mezzo).
Tutto questo con una moto stradale da oltre 200 chili non funziona; se si cerca di guidare così l’XJ6 ci si ritrova a cavalcioni di un bisonte, o meglio in sella a un mezzo lento e goffo che pare trovarsi a suo agio solo su strada dritta, specie se si è di corporatura minuta;
le maggiori responsabili di questo sono le ‘ruotone’, che accumulano molta più energia rispetto alle piccole ruote degli scooter (o a quelle strette e leggere di certe enduro), e danno luogo a un effetto giroscopico molto rilevante, il quale a sua volta genera grande stabilità (che è il contrario della maneggevolezza), e si oppone ai cambi di direzione.
Ci si può anche accontentare e godere ovviamente, che va benissimo; volendo invece fare dei passi avanti, una buona soluzione è quella di sfruttare a proprio favore la causa stessa del problema, cioè la grande energia accumulata dalla ruota anteriore, anziché lasciarla libera di opporsi alla nostra volontà di far cambiare direzione alla moto;
la tecnica che può venirci in aiuto è quella del cosiddetto “controsterzo”; l’argomento è gettonatissimo, e dove ci sono dei motociclisti prima o poi si finisce col parlarne; il mio parere però è che viene spesso trattato con superficialità, e raramente risulta convincente; si tende a dire che per andare a destra bisogna girare il manubrio a sinistra, e viceversa, e che così tutto andrà per il meglio.
A chi invece ha bisogno di capire meglio per poter riuscire (come capita a me che sono un po’testone), io consiglio di fare un esperimento pratico che può essere più utile di qualsiasi argomentazione teorica: quello di smontare la ruota anteriore di una bici (basta metterla sotto-sopra e allentare due dadi), prendere la ruota tra le mani attraverso le estremità del mozzo, e chiedere a un amico di dare slancio alla ruota per farla girare (magari pregandolo di non dire a nessuno che alla nostra età facciamo di questi giochetti); se a questo punto tentiamo di ‘sterzare’ la ruota lateralmente, simulando l’azione del manubrio, la ruota non solo farà molta resistenza a questa deviazione, ma si inclinerà repentinamente di lato e dalla parte opposta. Provarlo sulle proprie mani è davvero un’esperienza sorprendente, e illuminante. Senza contare che si tratta di una ruota leggerissima, rispetto a quella anteriore di una moto.
Quindi, una sterzata a destra in realtà NON fa girare la moto a sinistra (perlomeno non come effetto primario), ma la fa inclinare sulla sinistra, molto più efficacemente e rapidamente di quanto possiamo ottenere con altre manovre; subito dopo, in conseguenza all’inclinazione, la moto svolterà effettivamente a sinistra. La manovra opposta (spingere in avanti sulla manopola esterna) velocizzerà il raddrizzamento della moto, e quindi il riallineamento della traiettoria, facendoci trovare l’agognata maneggevolezza.
Chiaramente sarà necessario allenamento per calibrare ampiezza e velocità delle spinte, e per familiarizzare con le nuove reazioni della moto, che saranno piuttosto diverse e più pronte di quelle che ottenevamo sbilanciando la moto o inclinandola tentando di ‘tirarla giù’ aggrappandoci al manubrio.

Una volta che siamo a posto con la guida, si può pensare alle regolazioni; la manovra elettiva per aumentare l’aderenza dell’anteriore e la direzionalità (riducendo però la tenuta del posteriore) è quella di ridurre la quota anteriore o aumentare quella posteriore.
sul posteriore dell’XJ6 non si può far nulla, salvo ottenere qualcosa alzando un po’ il precarico (in alternativa si potrebbe sostituire il mono con uno lungo un paio di mm, che diventano centimetri sull’altezza sella); sull’anteriore invece si possono sfilare gli steli forcella di qualche mm;
alcuni ritengono di aver ottenuto lo stesso effetto montando kit molle forcella sportive; questo può esser vero, ma non credo che ciò dipenda dalla maggior rigidità delle molle; molle più dure infatti non conferiscono maggior precisione e/o tenuta (è più facile il contrario), non modificano il bilanciamento della moto, e in teoria non determinano i vantaggi spesso testimoniati da chi ha eseguito questo intervento; credo perciò che gli effetti ottenuti attraverso questi kit (maggior agilità e gradevolezza all’anteriore) siano determinati dal fatto che le nuove molle sono qualche mm più corte, il che determina (quasi) gli stessi effetti che si ottengono sfilando gli steli, perlomeno riguardo alla variazione della quota anteriore.
Personalmente quindi sconsiglierei, in particolare chi ha una guida tranquilla, a spendere centinaia d’Euro per raggiungere uno scopo che si può ottenere a costo zero; questo vale ancora di più per chi monta gomme Touring (molle più dure amano gomme più performanti).
Viceversa, chi ha una guida molto sportiva e spigolosa è facile che ottenga effettivi vantaggi montando molle più dure, purché su entrambi le sospensioni; ad esempio: minor affondamento in frenata, minor schiacciamento delle sospensioni in curva e conseguenti minori ondeggiamenti (se abbiamo questi problemi vuol dire però che stiamo andando davvero forte in moto), maggior agilità/scivolosità del posteriore in uscita. Non credo però che questo sia uno scenario nel quale si riconosca un utente medio di un’XJ6, e non c’entra col discorso lentezza/leggerezza dell’anteriore;
quindi: tenere le molle di serie che sono ottimizzate per noi da Yamaha, agire sulla guida riflettendo e sperimentando, ed eventualmente regolare il bilanciamento della moto a nostro piacimento agendo sugli steli, mi paiono le cose più consigliabili.

Buon Natale!
lamps
Rob

mamma mia che disamina e che ifno ci hai dato, me lo sono letto tutto d'un fiato. Complimenti

hey Rob, complimentoni... mi è sembrato di sentire un servizio su DiscoveryHD
Io SONO ANCORA uno scooterista, e straquoto quello che hai detto. Il primo giorno (e dopo 17 anni dall'ultima guida in moto)ho sudato freddo dalla concessionaria (Livorno) a casa (Pisa). Mi sembrava di avere una tonnellata all'anteriore.

Comunque rob per il discorso di spingere il manubrio in senso opposto alla curva devo essere sincero ancora non riuscito ad applicarlo. Sarà forse che le mie andature non sono autostradali, ma il mio pensiero è che inconsciamente io stesso mi piego verso la curva e tendo un pò a girare il manubrio. Questo è quello che secondo me accade quando mi immetto in curva. Tutto quello che dici è esatto, ma purtroppo non riesco ad apllicarlo e mi piacerebbe tanto imparare (conta che è solo il secondo anno da motociclista)

Caro Rob,

come sempre mi hai fatto rimanere a bocca a aperta ! Ottimo scritto !

Quando parli dell'effetto della ruota della bici mi fai pensare agli aerei mono-elica che quando staccano da terra tendono a ruotare sull'asse nel senso inverso al senso di rotazione dell'elica per cui il pilota deve fare una forte correzione ... ma questo forse é tutto un altro discorso.

Ho provato anch'io a spingere il manubrio in senso opposto, e devo dire che quando lo faccio inconsciamente all'entrata di una curva mi riesce meglio, se invece penso di farlo mi "imbrano" ...

Ciao e buon Natale a tutti ! NIK

Secondo me come prima cosa si deve vedere se il problema sta effettivamente nella ciclistica della moto, oppure è solamente un nostro errore di guida.
Ovviamente non avendo la giusta esperienza penso che la seconda ipotesi sia la più plausibile.
Ti vorrei consigliare di guardare questa immagine


perché solitamente quando si affronta una curva ceca (come il 90% delle curve che troviamo sulla strada di tutti i giorni) cioè una curva dove non si vedere il punto di uscita, si è visto che si ha la tendenza di chiudere la traiettoria molto prima di quello che effettivamente è il punto di corda ideale della stessa.
E' un concetto piuttosto complicato da spiegare a parole, cmq riassumendo si può dire che, più entri stretto e presto più uscirai largo e viceversa.
Si è visto che la traiettoria ideale si ha ritardando il più possibile l'ingresso in curva e quindi il punto di corda della traiettoria (come si vedere dalla figura).
Prova ad affrontare le curve ritardando il più possibile l'ingresso, per poi buttare la moto in piega più velocemente. Ovviamente ci vuole un pò di pratica, ma ne guadagni in sicurezza e appagamento nella guida.

Ti allego anche un paio di link che penso ti possano tornare utili:
http://www.cgs2007.it/didattica.php?area=0
https://www.youtube.com/watch?v=2dz-ft-oEsE&feature=related

Ovviamente prima di impostare la curva si deve partire dalla posizione del pilota:
https://www.youtube.com/watch?v=iirJXn7moCo&feature=related

P.S. Sottosterzo e Sovrasterzo sono prettamente concetti legati alle auto, e sono indipendenti dal tipo di trazione.
Si ha sottosterzo e sovrasterzo sia con una vettura a trazione anteriore, posteriore che integrale.

Complimenti Rob! Ottima descrizione come sempre!!!

Rob?

jdanco ha scritto:

Il ticinese ha scritto:Il bauletto é anche molto pericoloso se si viene tamponati ... tocchiamo ferro comunque ... :cyclops:

perchè secondo te è molto pericoloso se (corna) si viene tamponati?

Scusami per il ritardo Jdanco, ho una coppia di amici che sono stati tamponati al semaforo e la ragazza che stava seduta dietro ha "sparato via" il bauletto con la schiena in zona reni perché la moto é stata spinta con violenza in avanti.

Un caro saluto e Buon Anno a tutti !!!

NIK

Rob Hope sei un faro illuminante!!

Grazie della risposta Ticinese, spero che la coppia di amici tamponati se la siano cavata senza danni seri. Personalmente, sullo scooter ho messo lo schienalino in gommapiuma alla parte postreriore del bauletto, sperando serva a qualcosa in termini di sicurezza, a parte una maggior comodità per l'eventuale passeggero.